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Mister, quella contro il Messina è una partita che nasconde tante insidie. Ma la Virtus ha dalla sua parte anche un grande entusiasmo: “La partita contro il Messina nasconde tantissime insidie, è una squadra che nelle prime due uscite ha dimostrato di essere un’ottima formazione e di fare molto bene, dovremo stare molto attenti. Dalla nostra parte c’è grande entusiasmo perché una squadra con molti ragazzi giovani deve avere questo entusiasmo, deve avere la fame giusta per portare sempre a casa un risultato, di crescere come prestazione domenica dopo domenica come hanno fatto finora. L’entusiasmo più grande ce lo danno i nostri tifosi , anche loro nelle nostre due uscite casalinghe hanno dimostrato di avere la nostra stessa fame e ci son sempre stati vicini e ci staranno sempre vicini , hanno dimostrato di essere numerosi e ci fa molto piacere”. A Foggia si è vista una squadra con personalità, pronta anche a rischiare la giocata: è sempre più una Virtus a immagine e somiglianza di Villa?: “A Foggia abbiamo sfoderato una grande prestazione, per delle piccolezze non siamo riusciti a trovare la via del gol e portare a casa un risultato ma la squadra è cresciuta molto in personalità, voglio che cresca in personalità, i ragazzi hanno nel loro dna il saper giocare, il saper correre e quindi devono essere bravi sotto questo punto di vista a crescere domenica dopo domenica, devono rischiare la giocata perché è giusto che nel calcio ci sia anche il rischio di fare la giocata. A volte dobbiamo essere più bravi soprattutto negli ultimi 25 metri ed avere quella determinazione giusta per mettere la palla dentro, quando arriviamo negli ultimi venti metri dobbiamo essere bravi a rischiarla la giocata. Una squadra fatta a immagine e somiglianza dell’allenatore non lo so, voglio che abbiano la cattiveria agonistica, l’entusiasmo e la fame del loro allenatore, questo si. Voglio che prendano solo queste cose dal loro allenatore e che credano tutti i giorni nel lavoro quotidiano e nella loro crescita perché hanno grandissimi margini di miglioramento, fino ad ora lo hanno dimostrato e devono continuare perché quando si cresce di prestazioni, si cresce di gruppo, entusiasmo e di risultati, alla lunga ti può capitare un paio di volte di inceppare in un percorso ma poi bisogna portare sempre a casa risultato e punti e di questo sono molto contento.Come sta la squadra da un punto di vista fisico? Nell’ottica delle tre gare ravvicinate, è la terza quella in cui si pagano un po’ di più gli sforzi?: “I ragazzi stanno bene dal punto di vista fisico, stanno benissimo, l’hanno dimostrato, sicuramente qualcuno è ancora indietro perché gli ultimi arrivati hanno saltato la preparazione in ritiro, però i ragazzi stanno bene e stanno crescendo. Non so se si paga di più alla terza partita, io so solo che si parte tutti alla pari, tutti hanno giocato tre partite, come le abbiamo giocate noi le hanno giocate anche gli altri, forse il Messina ha un piccolo vantaggio perché ha un partita in meno e quindi un piccolo vantaggio possono averlo ma io penso che parte tutto dalla testa, dal cuore e questi ragazzi lo sanno, conoscono il mio pensiero, loro sono convinti di questo. E’ un momento in cui non si può abbassare l’attenzione, non si può abbassare la guardia. Bisogna stare concentrati a mille, bisogna andare tanto forte. Noi non possiamo fare calcoli, i ragazzi lo sanno. La spina si può staccare domenica sera alle undici e non si può staccare prima, questo gliel’ho detto e glielo ripeto tutti i giorni. Soprattutto questa settimana bisogna fare sforzi importanti sia mentali che fisici ma questo è il nostro lavoro e quindi dobbiamo fare una grande prestazione, andare a mille all’ora con fame e cattiveria. Dopo ci sarà il tempo per recuperare le energie, adesso sono tutte uguali per tutte le squadre.” Ha in mente qualche novità tattica? Si potrebbe tornare a giocare con le due punte?: “Non ho ancora pensato a novità tattiche nel senso che vediamo tra oggi e domani chi ha recuperato più energie, chi starà meglio. Chi dimostrerà di avere la voglia di giocare, di avere tanta fame, giocherà. Abbiamo diverse soluzioni, i ragazzi stanno crescendo tutti di condizione, si può giocare con due punte, con una punta e due trequartisti, si possono scegliere diverse soluzioni, i ragazzi sono bravi a fare questo. Adesso bisognerà vedere cosa ci sarà nella prossima partita, cosa verrà fuori. Stiamo vagliando tante soluzioni, guardiamo il minutaggio che hanno fatto tutti, guardiamo chi ha ripreso energia, chi sta meglio in questo momento soprattutto con la testa perché in questo momento c’è bisogno di gente pronta con la testa più che con le gambe.” Un parere su Macca, diventato di colpo imprescindibile: in cosa deve e può crescere il calciatore, consapevoli che si ha di fronte un ragazzo classe 2003?: “Macca è un giocatore molto forte che deve migliorare tanto sotto certi punti di vista, il ragazzo lo sa, ci parlo sempre, ha dei colpi incredibili, una visione di gioco importante. E’ un 2003 che ha già 20 anni e a questa età deve essere già un giocatore: Lui ha delle doti tecniche incredibili, una fisicità incredibile, sembra piccolino ma ha velocità, ha scatto, ha tecnica, visione di gioco. Deve migliorare sotto certi punti di vista che conosce, deve essere collegato 90 minuti, dare una mano alla squadra, deve saper difendere, saper attaccare, saper prendersi le responsabilità negli ultimi 15/20 metri dove deve diventare fondamentale, non solo nell’assist ma anche nel tiro, nel gol, nell’inserimento, nel prendersi quella responsabilità di fare l’1vs1 che ha nelle corde ed è bravo. Deve lavorare e crescere in prestazioni perché quando non è connesso e c’è qualcosa che non va fisicamente non è lui al 100%. Quando è sereno e tranquillo come in questo momento può fare grandi cose e può dare una grossa mano alla squadra, fare la differenza. Noi siamo molto contenti, deve continuare cosi, lavorare a testa bassa, perché dietro di lui ci sono dei ragazzi che stanno scalpitando per giocare e quindi deve essere bravo a tenersi il posto. Credo che abbia capito come funzioni in questo momento, come sta facendo. La sua serietà, la sua abnegazione al lavoro è molto alta, quindi credo che Fede possa fare la differenza, sta tutto a lui. Noi cerchiamo di inserirlo in un contesto di gioco nel quale possiamo metterlo a suo agio e fare quello che gli è più congeniale. In questo momento lo sta facendo bene, è cresciuto molto rispetto all’inizio in cui ha avuto qualche difficoltà che adesso non sta trovando, sta trovando invece i suoi spazi, le sue giocate, la sua corsa e siamo molto contenti.”

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